Si è fatto un gran parlare di uno dei protagonisti più attesi alle ultime World Series of Poker Europe. Stiamo parlando di Daniel Negreanu, il canadese che era molto atteso in quel di Rozvadov. Se ne è parlato tantissimo, soprattutto in base alle sue dichiarazioni rilasciate prima di partire.
Il suo più grande intento, nel mese appena trascorso, era chiaro: massare quanti più tornei possibili. Anche perchè il suo obiettivo era quello di vincere il Player of the Year alle WSOP 2019. Tanto che era pronto anche a rinunciare a parte del denaro che avrebbe vinto.
Così sono state messe in palio le quote dei tornei ai quali Negreanu avrebbe preso parte. Quote che sono andate sold out nel giro di pochissimi giorni, in alcuni casi addirittura poche ore. Ma alla fine, la fiducia in Kid Poker è stata ben riposta, visto il risultato finale.
Daniel Negreanu, infatti, ha vinto il titolo di Player of the Year nell’ultima edizione delle WSOP. E ce l’ha fatta pur tremando fino all’ultimo torneo in programma al Kings Casino. Il canadese, infatti, ha dovuto attendere la conclusione del Colossus, terminato un paio di giorni fa.
A vincerlo è stato Bertrand Grospellier, meglio noto come ElkY, il quale ha dato una grande mano a Negreanu. Il francese, infatti, ha eliminato all’undicesimo posto del Colossus Shaun Deeb. L’americano era l’ultimo grande ostacolo tra Daniel e il titolo di POY delle WSOP.
Ma alla fine, i 4.074,88 punti accumulati tra Las Vegas e Rozvadov sono bastati a Negreanu. Deeb, alla fine, ha chiuso addirittura al terzo posto a una manciata di punti dal secondo posto. La piazza d’onore è andata a Robert Campbell, che a Rozvadov non ci ha messo proprio piede.
Ed è un vero peccato il fatto che anche l’Italia fosse in lizza fino a un certo punto. Dario Sammartino, infatti, oltre a farci sentire odore di braccialetto ci ha provato a vincere il titolo di POY. Per il campano, alla fine, c’è da segnalare un settimo posto più che onorevole.
Alla fine, Daniel Negreanu ha raggiunto il proprio intento e ha vinto questo ambito titolo. E chissà come andranno le cose in futuro, viste le recenti uscite pubbliche relative alla sua “serie di tornei” preferita. Vedremo ancora il canadese alle WSOP? Ai posteri l’ardua sentenza…